Non me ne vogliano i simpatizzanti delle altre squadre ma lo dico da sempre: l’amore per la Fiorentina è una cosa particolare che solo il tifoso viola può capire. E’ amore a prescindere dai campionati vinti. Si è viola ben sapendo che il potere delle squadre a strisce “che contano", e spesso anche delle “romane”, prima o poi ci penalizzerà. Si è viola comunque, sempre e col cuore; si è viola pur sapendo che sarà difficile vincere un campionato anche se la squadra ci dovrà provare sempre. Detto questo veniamo ai fatti.
Spesso gli eventi più belli sono quelli decisi all’improvviso e probabilmente questo è stato il motivo per cui questi tre giorni sono stati veramente da incorniciare. L’idea è di Roberto Umiliani: << Francesco avrei pensato di andare in Trentino in occasione del raduno della Fiorentina, con 2 giorni di ferie si sta fuori quattro giorni e mezzo viaggio compreso. Ci sono anche Giancarlo e Marcello con le rispettive consorti. Campeggio a 6 km da Moena con piscina, centro benessere e ristorante. Che ne dici?>>
Che ne dico? Alle sette del pomeriggio siamo pronti per la partenza alla solita area di servizio sull’Autosole, Il tempo di piazzare le sciarpe della Fiorentina ben distese a coprire l’intero cruscotto dei camper e via si parte verso Moena.
Alle 20,45 circa ci fermiamo in un’area di servizio vicino Modena per una veloce cena in autogrill dopodiché ripartiamo verso Nord. Pernottiamo in un’area di servizio anei pressi di Trento e la mattina successiva verso le 9,00 si prosegue per Moena. Man mano che da Trento saliamo su per entrare in Val di Fiemme il paesaggio diventa magicamente rilassante e migliora sempre di più via via che si percorrono i chilometri. Dopo le interminabili coltivazioni di mele, iniziano a comparire i boschi di conifere, i prati fioriti, le casette in legno con i balconi pieni di fiori coloratissimi. L’ambiente diventa come per incanto pulito, ordinato, pieno di colori e l’aria profuma di legna e di bosco. Dai prati si alza l’odore dell’erba umida appena tagliata. Man mano che andiamo avanti iniziamo a scorgere in lontananza le prime “cime” fino a che entrati in Val di Fassa scorgiamo i gruppi più famosi: il Catinaccio, , il Sella, la Marmolada…
Il Camping ” Vidor” è situato in posizione eccellente a poche centinaia di metri da Pozza di Fassa ed è dominato dalla “cima 11” e dalla “cima 12”. La struttura già ben reclamizzata sul web è addirittura al di sopra delle nostre aspettative
Arriviamo a destinazione intorno alle 11,00. Il tempo di sistemare i camper ed è già l’ora del pranzo che consumeremo tutti insieme onorando la spaghettata alla “Amatriciana” superbamente preparata da Alessandra. Addobbiamo le nostre postazioni in piazzola con le bandiere e le sciarpe della Fiorentina per lo più attaccate ai nostri tendalini, e poi, dopo un veloce “riposino” tutti in scooter verso il “Viola Camp” di Moena per l’allenamento pomeridiano della squadra. Quando si arriva a Moena scorgere la macchia viola del “Viola Camp” ti dà un tuffo al cuore. Ti sembra di essere a casa, a Firenze, al Campo di Marte quando, a poche ore dalla partita, i dintorni del “Franchi” brulicano di persone che indossano almeno un capo di abbigliamento che richiami i colori della squadra. Insomma una macchia Viola, colorata e festante come quella che incredibilmente si era mossa da tutt’Italia verso Roma per quella finale di Coppa Italia che poi è finita come tutti sappiamo. Una marea viola appunto, bella ed eterogenea, con grandi e piccoli che affollano gli spazi ludici del “Viola Camp”. Anche il centro abitato di Moena mostra coloratissimi richiami alla squadra di Montella, fra tutti un beneaugurante “Benvenuta Fiorentina!” che si erge maestoso per circa venti metri di lunghezza su una rotatoria ad inizio paese. Assistiamo all’allenamento pomeridiano della squadra viola e poi tutti di ritorno ai camper, il tempo di una bella doccia e poi ancora in scooter destinazione cena in un ristorante tipico fra i boschi consigliatoci dagli abitanti della zona. Il “Malga Penjola” è un buon ristorante, dove una cucina tradizionale ed al tempo stesso ricercata, esalta i sapori tipici della zona . Ce ne torniamo soddisfatti ai camper dove dopo il pernottamento vivremo l’ultima giornata insieme alla squadra. La domenica mattina siamo di nuovo in viaggio per Firenze. Il traffico dell’autostrada ci riporta alla realtà, le montagne, i boschi, i fiori e l’odore della legna sono ormai solo un ricordo. L’unica consolazione è che, a Firenze, intorno al Franchi, ritroveremo almeno quella cara, eterna, “Marea Viola”.